Quando vidi per la prima volta queste casette, fui immediamente affascinata.
Chi le aveva costruite e riempite di libri, non avevano paura che li rubassero?
Guardai subito all’interno per leggerne i titoli, ne afferrai uno timidamente e lo misi subito a posto. Avevo paura che qualcuno uscisse a sgridarmi.
Poi vidi la placca: “Piccola libreria gratuita. Porta un libro. Prendi un libro…o entrambi”
Mi fece sorridere…ed ancora lo fa…sem-pre.
Il sistema operativo di queste piccole librerie è basato sulla fiducia visto che non si sa mai quanti libri verranno restituiti.
L’idea partì come promozione letteraria per piccole comunità e si è rapidamente estesa in un fenomeno mondiale fino a diventare un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Hudson, Wisconsin..
“L’idea venne popolarizzata nel 2009 quando Todd Bol, in onore della madre la quale era insegnate e bibliofila, montò s’un palo del suo giardino una scatola in legno raffigurante una scuola.”
Queste librerie possono essere registrate tramite l’organizzazione in Wisconsin, la quale vi assegnerà un numero prefisso e spedirà la targhetta:“Little Free Library”.
A mio parere, questa è una piccola, semplice ed eccitante idea.
Condividere un libro che ci sta a cuore con un vicino sconosciuto, magari completo di annotazioni personali, è un gesto intimo e riservato, un modo per tendere la mano verso la propria comunità.
Controlla dove si trovano su: http://littlefreelibrary.org/ourmap/
Qui sotto, vi presento con orgoglio quelle registrate nel mio Bel Paese.